Come le aziende possono usufruire del BONUS INVESTIMENTI 2019

Iniziamo col fare chiarezza sul cosiddetto Credito D’Imposta.

Tutti ne parlano, ma solo in pochi conoscono nel dettaglio tale agevolazione e le modifiche apportate con la Legge di Stabilità del 2016.

Ma andiamo per gradi.

Cos’è il credito d’imposta?

Il credito d’imposta per beni strumentali nuovi è un’agevolazione fiscale prevista in primis dall’art. 18 del Decreto Legge 24 Giugno 2014 n.91, approvata con la Legge 11 Agosto 2014, n.116.

È una agevolazione fiscale a favore dei soggetti con reddito d’imposta che acquistano beni strumentali nuovi da destinare a strutture ubicate nelle regioni del Sud Italia, più precisamente Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Ma questa è solo la prima delle disposizioni per il bonus investimento 2019.

Per la prima disposizione infatti i beneficiari di questa agevolazione fiscale erano tutti i soggetti titolari d’impresa che avessero investito in beni strumentali con un importo di almeno 10mila € nella misura del 15% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti strumentali (Tabella Ateco 2007 – divisione 28), realizzati nei 5 periodi precedenti (potendo escludere il periodo in cui l’investimento è stato maggiore.

Con la legge di Stabilità del 2016, però, il Legislatore ha evidenziato come beneficiari di tale agevolazione solo le imprese che acquistano nuovi beni strumentali da destinare a strutture produttive appartenenti alle Regioni del Sud Italia.

Fanno eccezione però le società e gli enti legati ai seguenti settori: industria siderurgica, carbonifera, costruzione navale, fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, settore creditizio, finanziario e assicurativo e le imprese in difficoltà.

 Ti stai domandando quali sono i beni strumentali oggetto dell’agevolazione?

I beni in questione sono:

  • Quelli facenti parte di un progetto di investimento iniziale, tranne quelli di mera sostituzione;
  • Quelli relativi all’acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature varie, destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio agevolato, con esclusione prevista per i beni immateriali, gli immobili e i veicoli.

I beni strumentali in questione devono esser:

  • nuovi, ovviamente;
  • strumentali all’attività d’impresa;
  • situati su territorio italiano;
  • destinati a strutture già esistenti o impiantate nel territorio agevolato.

Sono oggetto di agevolazione, gli investimenti effettuati mediante acquisto da terzi, leasing, contratto d’appalto o tramite realizzazione in economia.

Ma entriamo ora nel dettaglio e parliamo di aliquote, che è diversa a seconda che l’impresa sia piccola, media o grande.

Infatti, il Bonus Investimento Sud 2019 prevede un credito di imposta pari a:

  • 45% dell’investimento netto per le piccole imprese, con progetto d’investimento non superiore a 1,5 mln €
  • 35% dell’investimento netto per le medie imprese, con progetto d’investimento non superiore a 5mln €
  • 25% dell’investimento netto per le grandi imprese, con progetto d’investimento non superiore a 15mln €

Ti riconosci in queste categorie? Non hai ancora presentato domanda per il tuo credito di imposta?

Ecco, come funziona.

Il Bonus oggetto del nostro articolo è utilizzabile in compensazione con il modello F24 tramite Entratel, se ci si rivolge ad un intermediario; contrariamente, nel caso disponi del Pin Agenzia delle Entrate attraverso Fiscoonline: attraverso questo portale potrai presentare alle Agenzie delle Entrate un modello di domanda nel quale devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione.

L’hai già fatto e l’Agenzia dell’Entrate non ti ha concesso il credito di imposta?

Ci siamo già trovati ad aiutare imprese come la tua, in questa situazione.

L’errore che abbiamo riscontrato è stato il seguente: molte imprese presentavano all’Agenzia dell’Entrate un unico investimento! Naturale che quest’ultima bocciava la richiesta!

Ciò che deve esser presentato all’Agenzia dell’Entrate è invece un Piano Investimenti con oggetto, per l’appunto, investimenti su acquisti già avvenuti dal 1° Gennaio 2016 ai nuovi investimenti fino a Dicembre 2019.

In termini numerici, ecco un esempio di una piccola impresa del nostro territorio, che grazie al nostro aiuto ha ottenuto il suo credito d’imposta.

L’impresa in questione aveva un Piano Investimento del valore di 200mila euro circa. Con la percentuale del 45%, ha ricevuto un credito d’imposta pari a 90mila euro, che ha rinvestito scegliendo il nostro impianto fotovoltaico. Possiamo solo dire che con il credito d’imposta e scegliendo fotovoltaico firmato Enermea, questa impresa con il suo impianto fotovoltaico ha generato il 45% di profitto in più.

Esatto! Ha recuperato il suo credito di imposta, con il nostro impianto fotovoltaico, continuando oggi ad investire nell’efficienza energetica, permettendogli di tagliare i costi, eliminare gli sprechi e incrementare gli utili.

Vuoi essere la prossima attività ad investire in efficienza energetica?

Presenta il tuo Piano Investimento all’Agenzia dell’Entrate e dal quinto giorno successivo alla data del rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del tuo credito d’imposta, potrai finalmente investire in fotovoltaico, senza che questo investimento pesi sul tuo portafoglio.

Se vuoi saperne di più, scrivici a info@enermea.com !

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