L’ormai sempre citato Decreto Fer 1 è proprio sulla bocca di tutti!
Ma quanti sanno davvero di cosa stiamo parlando, realmente?
Forse in pochi, proprio per via dei suoi continui aggiornamenti.
Nonostante quest’ultimi, pare che il Decreto Fer 1 sia lì lì per esser approvato dalla Commissione Europea, dopo due anni d’attesa.
Proprio per questo motivo, sarebbe opportuno far luce su tale Decreto in via di pubblicazione.
Innanzitutto, il Decreto Fer 1, è meglio noto a tutti come Decreto Rinnovabili, proprio perché contiene i nuovi incentivi alle rinnovabili elettriche.
Finalità di questo decreto è quella di sostenere la produzione di energia elettrica da impianti alimentati a fonti rinnovabili, indicati nell’allegato 1 del decreto stesso.
Nello specifico, facciamo riferimento ad energia eolica, idraulica, gas residuati da processi di depurazione e solare fotovoltaico.
Con Enermea, dal canto mio, voglio porre attenzione sugli impianti fotovoltaici e tutto ciò che il Decreto definisce per gli incentivi relativi ad essi, anche perché per la prima volta il fotovoltaico non ha un decreto specifico, ma è disciplinato insieme alle altre fonti d’energia rinnovabile. Inoltre, la lettura del decreto risulta frammentata e di più difficile comprensione.
Potranno essere incentivati gli impianti fotovoltaici che possiedono i seguenti requisiti:
Solo quelli di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione,
Quelli che rispettano il divieto di accesso agli incentivi statali con moduli collocati a terra in aree agricole,
Quelli per cui si è già concluso l’iter urbanistico e di connessione alla rete elettrica.
Nonostante ciò, l’accesso a tali incentivi non è automatico come i primi 4 decreti “conto energia”.
Bensì questa volta sono previsti registri e aste regolamentate; l’accesso in posizione utile alle graduatorie è determinato da criteri gerarchici di preferenza.
Due le buone notizie poco in evidenza:
• il c.d. premio amianto, che verrà riconosciuto agli impianti installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit e dell’amianto,
• la tariffa di autoconsumo per i soli impianti sotto i 100 kW di 10€ a MWh sarà cumulabile con la tariffa omnicomprensiva.
Meritano alcune brevi considerazioni i contingenti e le tariffe incentivanti.
I contingenti, rispetto all’interesse sollevato dal decreto, mi sembrano molto limitati, il primo registro prevede: 45MW per fotovoltaico ed eolico e 100MW per il fotovoltaico in sostituzione dell’amianto:
1. Lo smaltimento dell’amianto ha un contingente doppio rispetto a ftv ed eolico messi insieme, pur essendo una categoria di nicchia
2. 45 MW da dividere con l’eolico significa parlare di circa 2,5MW a regione: stiamo parlando del nulla!
l’Allegato 1 del decreto
Nr. | GRUPPO A | GRUPPO A2 | GRUPPO B | GRUPPO C |
Procedura | MW | MW | MW | MW |
1 | 45 | 100 | 10 | 10 |
2 | 45 | 100 | 10 | 10 |
3 | 100 | 100 | 10 | 10 |
4 | 100 | 100 | 10 | 10 |
5 | 120 | 100 | 10 | 20 |
6 | 120 | 100 | 10 | 20 |
7 | 120 | 100 | 10 | 20 |
8 | 120 | 100 | 10 | 20 |
TOTALE | 770 | 800 | 80 | 120 |
Tab. 2 dell’Art.8 – Titolo II del Decreto
In merito alle tariffe In registro si legge: fino a 100 kwp di potenza 105€ per MWh di energia prodotta con l’obbligo implicito di ribasso della tariffa che può scendere al massimo del 30%, oscillando quindi tra 105 e 73,5 €/MWh e dai 100 a 1MW tra 90 e 63€/MWh.
Per gli impianti di potenza superiore a 1MW, in asta, bisognerà considerare sempre l’eventualità del ribasso della tariffa, finendo per esser compresa tra 70 e 49 €/MWh.
Considerati quindi i costi di installazione e le tariffe è evidente che le redditività offerte dal decreto si avvicinino molto a quelle già oggi assicurate dalla grid parity, sia attraverso i regimi di scambio sul posto e ritiro dedicato che mediante i cosiddetti PPA (power purchase agreement). Considerata poi la possibilità di incentivi fiscali e bandi pubblici l’analisi economica merita una trattazione a parte.
Fonte rinnovabile | Potenza (kW) | Vita utile impianto (anni) | Tariffa (€/MWh) |
Solare fotovoltaico | 20 < P ≤ 100 | 20 | 105 |
100 < P ≤1000 | 20 | 90 | |
P > 1000 | 20 | 70 |
Tab.1.1 Allegato 1
Per concludere, una mia riflessione personale sulle principali novità che verranno introdotte dal decreto.
La procrastinata pubblicazione del Decreto aggiornato sta mettendo il settore in attesa, in una situazione ben particolare. Sta infatti provocando danni, l’incertezza che ha caratterizzato il settore nei primi anni in cui si sono succeduti i 5 decreti conto energia, sembra essersi ripresentata in un però mercato ormai maturo. Un delta importante tra la velocità supersonica con la quale investitori ed operatori si muovono e la lentezza del legislatore.
D’altro canto, il recente invio dell’ultima bozza in Commissione Europea, sta però dando nuova linfa al mercato che sta ponendo finalmente maggiore attenzione al fotovoltaico con previsioni di sviluppo significativo. Sviluppo che, a sentire i principali enti di ricerca, sarà progressivo e inarrestabile e con numeri molto superiore ai contingenti inseriti in decreto.
Un altro fattore positivo, a prescindere dal valore delle tariffe, è rappresentato dalle convenzioni ventennali che il Gse sottoscriverà con i produttori rendendo così le operazioni finanziari sottostanti gli investimenti, sicuramente più certe. Questo perché saranno bancabili e garantite dal flusso di incentivi erogato dal Gse.
Resta connesso su Enermea. Pubblicheremo prossimamente un confronto tra il decreto in corso di pubblicazione con le opportunità che la normativa già oggi in vigore offre alle aziende che vogliono installare impianti fotovoltaici, per ridurre i consumi energetici aziendali o per diversificare gli investimenti diventando produttore di energia.
🖋 Raffaele Di Jorio